Sometimes thoughts are so many – and confused – I can’t even find the strength to write them down. There’s a feeling of fear of disturbing them. Or to edit them wrongly … and so I prefer reading and looking at until the right time comes.
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A volte i pensieri sono talmente tanti – e confusi – che non trovo neanche la forza di scriverli. Per paura di disturbarli. O di modificarli…e allora preferisco leggere e guardare finché non arriva il momento giusto.
Today it is a bit like this. I’m a wandering soul … I’m looking for something. I have a schedule of things to do with a deadline on the bottom, but I found the courage or the recklessness of not looking at it. I’m reading stories. Looking for new ones. I peeled, dozens of editorials – virtually. Catching inspiration through my favorite photographers such as Mario Testino and Russell James. They take pictures of places and emotions as well as clothes and models. I’m searching new trends, but I have the feeling that we all talk about the same things – at times. So I’ve started thinking of what I like and mainly why I like it. How do I choose the photos of my posts and what strikes me. Talking about a model. An outfit. Or a place. There are no rules. But the constants that vary depending on my mood. I love the beauty never shouted. That natural attitude, made of loose and disheveled hair or an imperfect chignon that take its shape with closed eyes. A slightly shiny pink lipstick. A dress as light as a petal of rose. Or those jeans soft on my hips and rolled to discover the ankle. The Rimmel even if you’re going out only to buy some bread. The flowers. Everywhere. A kit of suitcases that I’d like to be everywhere not here. The slightly tanned skin from the sun’s heat. A bicycle that refers to a slow and relaxed time. A boy and a girl smiling. In a landscape of scents and colors. In a city where they are themselves a refuge from the hustle and bustle.
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Oggi va un po’ così. Sono un’ anima che vaga…cerco qualcosa. Ho una scaletta di cose da fare con una scadenza sul fondo, ma ho trovato il coraggio o l’incoscienza di non guardarla. Ho letto storie. Ne ho cercate altre. Ho sfogliato, virtualmente decine di editoriali. Cercato ispirazione nei miei fotografi preferiti come Mario testino e Russel James, che fotografano luoghi ed emozioni oltre che abiti e modelle. Ho cercato nuovi trend, ma ho come la sensazione che tutti parliamo delle tesse cose, a volte. Mi sono messa a pensare a cosa mi piace e soprattutto perché. Come scelgo le foto dei miei post e cosa mi colpisce. Di una modella. Di un abito. Di un luogo. Non esiste una regola. Ma delle costanti che variano a seconda del mio stato d’animo. Adoro la bellezza mai urlata. Quella naturale, fatta di capelli sciolti e spettinati o di chignon imperfetti. Che prendono forma ad occhi chiusi. Un rossetto rosa magari lucido. Un abito leggero come un petalo. O quei jeans morbidi sui fianchi e arrotolati a scoprire la caviglia. Il Rimmel anche se stai andando a comprare il pane. I fiori. Dappertutto. Un set di valige. Che vorrei essere ovunque ma non qui. La pelle leggermente abbronzata dal calore del sole. Una bicicletta che rimanda a un tempo lento e rilassato. Un ragazzo e una ragazza che sorridono. In un paesaggio fatto di profumi e di colori. In una città dove sono loro stessi il rifugio dai rumori e dal frastuono.
