Hi all, I hope your 2016 is going well. Mine started under the sun of Mexico, where I’m spending a whole month relaxing, reading and working on my next book about the science of sensory perception. Amongst the things I am reading there is a collection of short stories by Italo Calvino Sotto Il Sole Giaguaro. A friend first recommended it to me because the titular story is settled in Mexico but I then discovered that also the Calvino stories were meant to be part of a book on the 5 senses (unfortunately he died before writing the stories on touch and vision). Galvanised by this coincidence I decided to start the year with a little illustration based on the story about taste. It is about a troubled couple which, while travelling in Mexico, develops a strange obsession about food and its role in ancient Aztec rituals…
Here is a little excerpt from the original story (sorry English-speaking folks, you can look up the translation if you want: Under the Jaguar Sun):
“Non Mangi?” mi chiese Olivia che sembrava concentrata solo nel gustare il suo piatto ed era invece come al soito atttentissima, mentre io ero rimasto assorto guardandola. Era la sensazione dei suoi denti nella mia carne che stavo immaginando, e sentivo la sua lingua sollevarmi contro la volta del palato, avvolgermi di saliva, poi spingermi sotto la punta dei canini. Ero seduto li davanti a lei ma allo stesso tempo mi pareva che una parte di me, o tutto me stesso, fossi contenuto nella sua bocca, stritolato, dilaniato fibra a fibra. Situazione non completamente passiva in quanto mentre venivo masticato da lei sentivo anche che agivo su di lei, le trasmettevo sensazioni che si propagavano dalle papille della bocca per tutto il corpo, che ogni sua vibrazione ero io a provocarla: era un rapporto reciproco e completo che ci coinvolgeva e travolgeva.