What's up in Italy During the Sales Time

By Xxlauraxx @all4italy

Every time the sales begin in Italy, it seems to be under arms. The shops are full of the labels – above all in red color-  written with huge numbers, which set out the new fantastic prices. The merchandise is well exposed and it seems to invite the customers to buy it. The keen eye will notice that you can find the last collection on sale mixed to the dusty collections of the last years, but no matter and smile! There are the sales! Some inviting posters exhibit the amazing discount rates: who knows what kind of bargains! The Italians are completely armed: the wallet, the credit cards, the sneakers and they are accompanied by the family or the friends. All is like in a war: the target? Bring home the bargain. So the show must go on. The rolling shutters of the shops open, the salespersons are ready to solve any imaginable and unimaginable situation (let's face it: some customers are really strange ... maybe we are part of the "strange customers"). In this semi apocalyptic situation the customers  enter into any store, look at each object. Here some classic situations. “Damn! Here is the scarf that I really need “ – not counting the 100 scarves you already have at home. “This scarf is pink and it fits very well with the pullover given to me by Aunt Giuseppa at Christmas!” Or  "How beautiful  are these shoes .... ok there is not my size… Well for this price I will buy them anyway and I will use the insoles , they will fit me perfectly! "- what  a shame for your poor  foot that comes out from all the sides. Let’s go on  the fair of the bargains , even if they are useless! The perseverance of the Italian sales lover is remarkable. On these occasions the Italian sales lover is able to have a biblical patience. In a city like Milan, where everyone is running (I don’t know why , but you have always to  run. I think maybe we often run only for the imitation of the others) the sales lovers wait patiently in the strangely ordered  queue during the sales until they have been able to come into the store (this goes against the principle of the Italians: they usually cannot  stand in  a queue- see my post about this topic). From that moment  every assault technique is valid: including to push the potential enemy with a smile like to say “sorry for the “ accidentally”push”. The result? They  are loaded of bags, but with their wallet significantly lighter. They go home proud of themselves and of their wonderful bargains. Have they find the real bargains? Who Knows! Anyway I am not immune from the sales: I have bought five books, two CDs and a pair of shoes . Although someone  told me that my new shoes seem the same that Grandma duck wears, who cares? They were on sale!J   Ogni volta che iniziano i saldi, in Italia c’è una vero e proprio assetto da guerra. I negozi sono tutti pieni di cartellini in prevalenza rossi con scritte enormi,che enunciano il nuovo fantastico prezzo. La merce è bene esposta e sembra invitare il cliente a comprarla. L’occhio attento si accorgerà che mista alla merce già in esposizione, viene rispolverato qualche pezzo di vecchie collezioni, ma che importa? Ci sono i saldi! Cartelloni invitanti espongono percentuali di sconto da capogiro: chissà che affari! L’italiano si arma di tutto punto: portafoglio, carta di credito, scarpe da tennis e si accompagna alla famiglia o ad amiche e amici. L’assetto è quello da guerra: obiettivo? Portare a casa l’affare. Ed ecco che si da il via alle danze. Le saracinesche dei negozi si aprono, le commesse e i  commessi sono  pronti  a risolvere ogni immaginabile ed inimmaginabile situazione ( ammettiamolo: certi clienti sono veramente strani …magari noi stessi facciamo parte del gruppo “ clienti strani”). In questo clima semi apocalittico si entra in ogni negozio, si guarda ogni oggetto.  Ecco qualche situazione tipica. “Accidenti! Ecco la sciarpa che mi serve davvero” –oltre alle 100 sciarpe che si hanno già nel cassetto.”Questa è rosa si adatta proprio al golf regalatomi da zia Giuseppa a Natale!” Oppure: “ Che belle queste scarpe….ok non c’è più la mia taglia? Bhe per il prezzo che sono prendo la taglia in più e poi ci metto la suoletta, andranno benissimo” – peccato che il piede tenda a sfuggire da ogni parte. E via alla fiera degli affari, tra cui anche quelli inutili. Ma la perseveranza dell’amante dei saldi è notevole. In queste occasioni è in grado di sfoderare una pazienza biblica. In una città come Milano, dove tutti sono di corsa – non si sa il perché ma si corre sempre. Sono arrivata a pensare che spesso lo facciamo per spirito di imitazione verso gli altri- durante i saldi molti attendono pazientemente in file stranamente ordinate ( e questo va contro il principio dell’italiano medio che notoriamente non stare in fila – vedi il mio post sull’argomento) fino a  quando non sia riuscito ad entrare nel negozio. Da quel momento in poi ogni tecnica di assalto è valida, tra cui spintonamenti con finte scuse agli altri clienti possibili rivali. Risultato? Carichi di sacchetto, ma con il portafoglio decisamente più leggero, andiamo a  casa fieri di noi stessi e dei nostri splendidi affari . Saranno poi veri affari? In ogni caso non sono immune neanche io dalla febbre dei saldi: sono riuscita a portarmi casa 5 libri, 2 cd  e un paio di scarpe e anche se mi hanno detto che sembrano le scarpe di Nonna papera chi se ne importa: erano in saldo! J