After the great success of the exhibition of Picasso that had crowded the halls of Palazzo Reale, now there is another beautiful exhibition that have very long queues to enter. Modigliani, Soutine and artists cursed - exhibition until 8 September 2013. My suggestion? Try not to go in crowed hours. The exhibition brings together all the painting of a collector, Jonas Netter who picked - according to his pleasure- a series of the art works of the painters who lived in Montparnasse in the early 1920s. Paris was not only the center of the art in that time but it was also the shelter of some artists during the first Nazi persecutions. Those persecutions would have been exasperated a few years later. For this reason the Paris of the 20s was absolutely an international place for the artists, often penniless. They had met in bars Monparnasse and comparing their artistic ideas creating a sort of "Paris school" - this had nothing of the traditional schools but it was rather a circle of the artists with the same passion for art. This exhibition has not a thematic topic but it collects the works bought from this collector. They represent what was going on in the avant-garde of the time, mixing the most famous artists with the lesser known artists, the cursed artists and the simple bohemians. Modigliani has the scepter of the damned painter. He died young in sickness and he was a symbol of his era.
Milano Palazzo Reale
Dopo il grande successo di Picasso che aveva affollato le sale di Palazzo Reale un’altra bellissima mostra sta creando file d’attesa molto lunghe. Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti fino all’8 settembre 2013. Il mio suggerimento è tentate di andare in momenti di non grosso traffico. La mostra raccoglie tutti quadri di un collezionista, Jonas Netter che raccolse secondo il suo gusto una serie di dipinti dei pittori che vissero a Montparnasse nei primi anni del 1920. Non solo Parigi fu il fulcro della pittura del tempo ma fu anche rifugio per le prime persecuzioni che il futuro nazismo avrebbe esasperato qualche anno più tardo. Questo permise alla Parigi di allora di essere un ambiente assolutamente internazionale dove gli artisti, spesso squattrinati, si riunivano nei bar di Monparnasse e si confrontavano sulle loro idee artistiche creando una sorta di “ scuola parigina” che non aveva nulla delle scuole tradizionali ma che era piuttosto un circolo di artisti accomunati dall’amore per l’arte . Questa mostra non ha quindi un filo conduttore tematico se non quello di raccogliere le opere comprate da questo collezionista e che rappresentano cosa stesse succedendo nelle avanguardie del tempo, mescolando artisti più famosi ad artisti meno famosi, artisti maledetti a semplici Bohèmiene. Uno degli scettri per eccellenza di poeta maledetto fu proprio Modigliani, morto giovane per salute cagionevole e simbolo delle sua epoca. Non fu un santo ma la vita lo mise alla prova e nonostante le avversità egli entrò nel novero degli artisti immortali. Sullo sfondo di questi grandi personaggi c’era la minaccia della guerra, la repressione della comunicazione ma nonostante tutto il desiderio infrenabile di esprimere la propria arte. Oltre i luoghi oltre gli impedimenti oltre i limiti sociali
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