Come Giuseppe Verdi Reagì Alle Difficoltà Della Vita: Un Esempio Da Seguire

By Xxlauraxx @all4italy

Statua di Verdi in Piazza Buonarrotti a Milano

Avete soffiato sulle candeline? Ieri era il compleanno di un grande uomo entrato nella storia artistica musicale mondiale: Giuseppe Verdi. Il 10 ottobre del 1813 il genio dell’opera nacque a Busseto, un piccolo paese in provincia di Parma. Giuseppe Verdi oltre ad essere un grande artista , fu un esempio anche di uomo che credendo nella vita e nel lavoro riuscì ad affrontare periodi bui
Spesso ci viene da associare al concetto di fama anche quella di felicità, eppure molti artisti furono delle anime tormentate: un po’ per la loro indole e un po’ per le vicissitudini di vita. Faccio fatica personalmente a credere che una mente geniale sia sempre calma ed assennata. Il suo essere geniale la porta ad essere in perpetuo movimento e a mettere in discussione sé stessa e ciò che la circonda. Forse questo è il segreto intrinseco della genialità e purtroppo, al contempo, dell’essere tormentati. Giuseppe Verdi fu un genio nel suo campo, i suoi capolavori, il suo rapportare i racconti alla musica , lasciarono all’umanità un’eredità incalcolabile. Eppure ne visse di ogni. Si sposò, ebbe due figli. Sua moglie, che credeva in lui, lo incitò a trasferirsi a Milano. Lo aiutò vendendo i suoi gioielli mentre Verdi componeva il suo primo lavoro nella nuova città. Ecco però in agguato la sciagura: purtroppo prima di ottenere il successo Verdi perse la moglie e i due figli per malattia. Il suo periodo nero non finì lì: il primo lavoro messo in scena alla scala fu fischiato dal pubblico. Come poteva andare peggio? La famiglia distrutta , il lavoro un fallimento. Verdi visse un periodo della sue vita molto scuro e tormentato. Chiunque di noi soffrirebbe e si deprimerebbe, ma Verdi, nonostante l’immenso dolore che tutti riusciamo ad immaginare e che comunque si trascinò per tutta la vita, ebbe la forza di rialzarsi. Il suo segreto: credere nella vita, nel lavoro e avere amici fidati ( come lo fu per lui la Contessa Maffei) Il resto della storia: lo conosciamo.
La domanda sorge spontanea: non vi sembra un esempio da seguire?